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LEGGENDARIO
DELLE
SANTE  VERGINI,
E MARTIRI,

 

SANTA CECILIA

Vergine e Martire
La cui festa viene alli 22, Novembre,

 

La nobile Vergine , e Martire Santa Cecilia nacque in Roma verso il principio del terzo secolo da illustri genitori , ma non si sa , se cristiani oppure idolatri .
Gli atti antichi di questa Santa rispettati dagli scrittori più vecchi , e solo posti in dubio in alcuni punti da’ moderni , ci fanno sapere , ch’ella fu sino dalla sua infanzia Cristiana , mercecchè comparve la Vergine sì prevenuta dalle celesti benedizioni , che superando la sua tenera età talmente si accese nel divin amore , che giorno , e notte ad altro non pensava , di null’altro discorreva , che delle maniere , onde poter giungere ad un amore vero , e perfetto dell’amatissimo suo Sposo , cui aveva consacrata la sua verginità . Dicesi , che secondo l’illustre sua condizione sia stata allevata con tutta quella polizia , e con gli esercizi di tutte quell’arti più nobili , e decorose , che convenivano al suo sesso , fra le quali riusciva a maraviglia nel suono di alcuni strumenti . Questo esercizio e studio , giovava infinitamente alle mire della Santa per starsene ritirata , e lontana dai passatempi mondani . In questo suo ritiro leggeva sovente il sacro Codice degli Evangeli , procurando di trar profitto dalla divina parola ; laonde dicesi di questa Vergine , che portava sul petto il libro Evangelico . Custode gelosa di sua purità macerava la carne co’ digiuni , e cilizi , ma non per questo perdeva ella punto di quel brio , avvenenza e grazia , per cui distinguevasi fra tutte l’altre fanciulle romane . Già la fama ne parlava per tutta la Città , e molti erano li pretendenti dell’amor di Cecilia . Ella però saviamente ora sotto un pretesto , ed ora sotto un altro andava dissimulando , e tirando innanzi . I genitori stessi amanti oltremodo delle particolari doti della figliuola non sapevano indursi ad eserne privi . Finalmente cresciuta negli anni , ne potendo resistere alle istanze portate da Valeriano giovane di gran merito , diedero il loro consenso senza saputa della Vergine , la quale alle notizie  delle vicine nozze restò sorpresa, ma non disanimata . Non v’era pretesto , scusa , ragione alcuna , con cui sottrarsi onde chinato il capo ai voleri de’ genitori , si diede alla orazione . I tre giorni precedenti al Matrimonio l’impiegò tutti a spargere il suo cuore avanti a Dio con sospiri , e lagrime ricordandogli ad essere il suo difensore , e il suo aiuto nel gran cimento , mercecchè voleva essere secondo la promessa già fatta sua sposa , quantunque indegna .
Si celebrarono le nozze con tutta l’allegrezza dall’una , e dall’altra parte , e con tutto il decoro e pompa di sì illustri personaggi . Ritiratasi la notte e con il suo Sposo nella camera , così da Dio ispirata gli favellò : Mio carissimo Sposo , io ben volentieri vi comunicarei un segreto , se creder vi potessi a me fedele nella segretezza .  Valeriano le giurò inviolabile fede , e perpetuo silenzio . Conviene che sappiate , che io tengo in mia compagnia un Angiolo del mio Dio , il quale custodisce con tutta la diligenza del mio corpo , e n’è tanto geloso , che se voi ardiste di farmi la menoma violenza , io temo che vi costarebbe la vita . Io sono Cristiana , come ben sapete , e al mio Dio consegrai la mia verginità ; laonde il mio Sposo mi ha dato questo Angiolo Custode di mia purità per difendermi da qualunque insulto . Che se vogliate amarmi con un amor puro e casto senza offendere la mia verginità , egli amerà e difenderà ancor voi , e sperimentarete la protezione , e i favori di questo Santo Angiolo . Valeriano rimase stordito a sì fatto inudito discorso , indi riavutosi alquanto dallo stupore , così riprese a dire : Io non sarò lontano dal credere , quanto voi mia signora , mi dite , ma fa di mestieri , che mi lasciate vedere questo vostro Angiolo Custode , imperocchè , qualor io non lo vegga , mi cadrebbe in pensiero , che ad altro oggetto fossero indirizzati i vostri amori , nel qual caso mi offendereste di troppo nel disprezzarmi , e per tal modo irritareste il mio cuore , che il vostro sangue con la vita dell’amante mi pagherebbero l’offesa .
Non è difficile , replicò Cecilia , il vederlo , ma gli occhi mortali non possono resistere a tanta luce , né l’anima vostra infetta dalla Idolatria , e acciecata dalle tenebre del Gentilesmo può vedere un Angiolo . Se però lo bramate , vi conviene credere in Gesù Cristo , e ricevere il Sagramento del Battesimo , che discaccierà le tenebre, e metterà in istato il vostro spirito di poterlo rimirare . Valeriano ansioso di veder quest’ Angiolo Custode della sua Sposa ricercò di essere istruito nella fede , e la Vergine lo inviò al Santo Papa Urbano , che stava nascosto in un luogo sotterraneo di Roma , dandogli li contrasegni per riconoscerlo . Si mise ben presto in cammino lo sposo , e poco tardò a ritrovare il Pontefice . Gli raccontò quanto era occorso con la sua Sposa Cecilia , e il fine del suo viaggio . Allora Urbano alzati gli occhi , e le mani al Cielo diede mille benedizioni al suo Signore , il quale per mezzo della sua serva Cecilia operava sì gran portenti , e lo pregò a compiere con la sua misericordia l’opera incominciata . Appena aveva terminato il Santo Pontefice di così parlare , ecco che un venerando vecchio vestito di bianco , tenente in mano un libro scritto a caratteri d’oro , tutto brillante di viva superna luce apparisce in mezzo ad ambidue . Valeriano a quell’insolito fulgore attonito cadè a terra , indi sollevato dal Pontefice , e animato a non temere sente dirgli dal venerabile Vecchio con il libro aperto , leggi ciò , che sta scritto . Fissa le sue pupille il giovane Cavaliere , e vi legge ; Non vi è , che un solo vero Dio , una sola è la vera fede , ed unico , e solo è il battesimo .Credete voi , soggiunse il Pontefice , queste verità ? Ed avendo risposto che le credeva , la visione disparve : e intanto ritenuto per alcuni giorni presso di se Valeriano , e istruito vieppiù ne’ Misteri della Cattolica Fede fu battezzato , e rimandato tutto giulivo alla casa della sua sposa .
Stava Cecilia nella sua camera ritirata pregando il suo celeste Sposo a benedire il di lei disegno , quando Valeriano , appena mette il piede su quella soglia fortunata , vede al fianco della sua sposa orante l’Angiolo Custode sotto la figura di un giovane vestito di bianca veste , tutto brillante di viva luce . Teneva egli in mano due vaghe corone intrecciate di rose , e gigli celesti , cui simili non si eran veduti , né veder si potevano su questa terra sì per la bianchezza , e purpureo colore , come per la esquisita e sorprendente fragranza , che per ogni parte spandevano . Valeriano all’inaspettato portento si getta genuflesso a terra , prega ancor egli , e vede con immensa consolazione del suo spirito accostarsi presso lui l’Angiolo di Dio , e nel tempo stesso porre ad ambidue una corona sul capo dicendo : ecco la Laureola , onde lo Sposo dell’anime vergini vi fa un largo dono . Questi fiori colti dal giardino celeste , simboli della castità , in voi non appassiranno giammai : farete il buon odore di Gesù Cristo , e goderete mai sempre di sì eletta fragranza , nè alcuno potrà mai mirarli , nè sentire il fragrantissimo odore , senonchè colui , che come voi amarà la castità . Sparita la visione , mentre stavano tutti e due rapiti come fuor di se stessi in alta contemplazione : e in rendere al sommo Dio eterni lòdi , e grazie distinte , ecco che Tiburzio fratello di Valeriano entra nella camera , e vede il giocondo spettacolo , mira le due fiorite corone , sente gli odorosi profumi , e tutto attonito ne ricerca la cagione . Istruito di quanto era avvenuto , chiede ancor egli il Battesimo : si porta assieme con Valeriano al S. Pontefice Urbano , e vien battezzato , e poco dopo ambidue meritano l’illustre palma del Martirio nel dì 14. di Aprile .
Morti . che furono i due fratelli , Almachio Prefetto di Roma aspirando alle ricchezze da essi lasciate , chiamò a se Cecilia come universale erede di tutti i loro beni ; ma la Santa Vergine prevedendo già il colpo vendè ben presto ogni cosa , e ne distribuì il prezzo a poveri . Andava Cecilia fra le guardie tutta lieta , e contenta verso la prigione , quasi ella andasse alle più superbe nozze , del che ammirata la soldatesca non sapeva concepire , come mai una giovane di sì fresca età , adorna di tante luminose doti , andasse sì gioiosa verso i tormenti , e avesse il coraggio di sagrificare ricchezze , onori , e piaceri per una vile ostinazione di non voler mutar Religione , onde compassionando l’acerbo caso amaramente piangevano . Quando la Santa rivolta ad essi disse loro: Deh non piagnete , miei cari fratelli , ma piuttosto meco giubbilate , mercecchè mi viene conceduta la bella sorte di morire per Gesù Cristo . Ben si vede che non conoscete qual cosa sia il Martirio . Voi mi giudicate pazza per questa mia risoluzione , ma come potrà dirsi pazzo colui , che dà il fango per ricever dell’oro , che sagrifica un fiore , che presto apparisce e vien meno , per aver una gemma , che non ha prezzo , che perde una vita , che fugge , e manca , una felicità caduca immaginaria , per meritar una vita eterna , una fortuna invariabile , felice , e piena d’un vero , e immenso bene ? Per questo voi mi vedete sì allegra , perché già mi avvicino , e corro a gran passi verso questa sospirata felicità .
A questo discorso erasi affollata non poca gente per udir quelle parole di verità , quando ad un tratto la Vergine mossa da divino impulso monta sovra un sasso , che colà a caso trovavasi , e domandò a quella moltitudine , se veramente credeva quanto essa aveva detto per parte di Dio . Mirabil cosa ! sì crediamo , risposero tutti ad una voce , quanto ci avete detto , e crediamo , che Gesù Cristo , il quale parla in voi , sia il solo Dio che deve essere adorato . Dunque volete voi ripigliò Cecilia , esser Cristiani ? sì risposero tutti ad una voce , lo vogliamo e tocca a voi il procurarci un sì gran bene . Allora Cecilia spedì alcuni de’ circostanti a chieder al Prefetto qualche ora di dilazione , e intanto mandò a chiamare S . Urbano Papa , il quale facendo loro ripettere la Confessione della Fede battezzò in quel giorno più di quattrocento persone , le quali per la maggior parte acquistarono poscia la corona del martirio .
Trionfante la nostra Eroina per tante spoglie tolte al Demonio , se ne andò al Tribunale del Prefetto , il quale a veder l’aria nobile di quel maestoso volto , la modestia , e verecondia , che in lei sfavillava per ogni parte , represe tutta la sua collera , e tutto piacevole la interrogò , che fatto avesse delle ricchezze lasciatele dal defonto marito ; e inteso che le aveva assicurate nelle mani de’ poveri , egli per non inasprirsi rivolse il discorso dicendole ?  Orsù non perdiamo tempo in frascherie . Cecilia voi ben sapete , che noi abbiamo nelle nostre mani la potestà della vita e della morte . Adagio Signore , lo interruppe dolcemente la Vergine ; permettetemi che vi dica , essere voi in inganno , perchè la pretesa podestà di vita , e morte ; di cui vi vantate , ella è una chimera . Voi potete toglier la vita , è vero , come lo possono fare gli uomini tutti , e le fiere , e in questo caso ministro siete della morte : ma ditemi potete voi dar un’ora sola di vita a chi è morto ? anzi potete voi conservar la vostra quanto vi pare e piace ? Nò certamente . Volete voi , che vi dica , chi sia quegli , che solo tiene la podestà di vita , e di morte ? Egli è il mio Dio solo ed unico Creatore di tutte le cose , il vostro , e mio Dio Giudice supremo . Voi ci date la morte benché innocenti , e per questa vita sì breve , sì funesta , sì piena di miserie , che ci togliete , il mio Salvator Gesù-Cristo ci restituisce una vita , esente ad ogni male , piena di ogni pura felicità , beata , eterna ; per le quali cose non vi stupite , se vedete li Cristiani correre con tanta gioia in braccio alla morte . Io venero la vostra dignità , rispetto la vostra persona , ma credetemi , che mi movete a compassione nel vedere una persona ben nata , fornita di tante cognizioni vivere ostinata nelle sacrileghe superstizioni pagane . Come mai potete adorare un tronco di legno nato , e cresciuto nelle selve , ridotto a forza di scalpello , e di colpi , in quella data figura di uomo ? Come tributar incensi ad un Giove , ad una Venere , empi e sacrileghi pe’ loro costumi , e vergognose laidezze ? Eppure la vostra cecità sorpassa tutto , e giunge all’estremo , cioè di scatenarsi con i più crudeli supplizi contro coloro , che nemici di tale empietà si rivolgono ad adorare soltanto il vero immortale , e santissimo Dio . Testimoni ne sieno il mio Sposo Valeriano , e il mio Cognato Tiburzio da voi di fresco condannati alla testa , quantunque nota vi fosse la loro ingenuità , il lodevole loro costume , e l’eroica lor carità . Si vede una ingiustizia più enorme , sentenza più ingiusta ?
Voleva più dire , ma il Prefetto Almachio temendo di restar sedotto dal suo eloquente , e verace parlare , e che si facesse qualche sedizion popolare , la mandò in prigione . Non ebbe coraggio di farla morire in pubblico , perchè troppo era amata dal popolo , laonde ordinò che fosse posta entro una stufa ben riscaldata dal fuoco , perchè soffocata senza strepito ella morisse . Ma inteso che Cecilia dopo lo spazio di 24. ore non ne traeva verun incomodo , spedì un carnefice , acciocchè le tagliasse la testa . Scaricò il ministro tre colpi con tutto l’impeto , e forza delle braccia , ma non potè reciderlo dal busto , sicchè proibendo la legge di replicare altri colpi , svergognato se ne partì , lasciando la Vergine bagnata nel proprio sangue , che dalle ferite le scaturiva . Furono pronti li Cristiani a raccoglierlo , e sopravvivendo Cecilia lo spazio di tre giorni , non cessò ella di confermare nella fede  li già convertiti e con le sue istruzioni guadagnare nuovi Neofiti a Gesù - Cristo . Finalmente nell’anno 232. sotto l’Imperio di Alessandro Severo finì la nostra Eroina la gloriosa carriera del suo Martirio . Il S . Pontefice Urbano diede sepoltura al di lei corpo nel Cimiterio di Callisto , e consagrò la sua casa in Oratorio , o Chiesa . Sotto il Pontificato di Pasquale I. per rivelazione avuta da S . Cecilia trasportò esso le sue reliquie assieme con li corpi di Valeriano , Tiburzio , e Papa Urbano nella Chiesa fabbricata in onore di sì gran Santa nell’anno 821. , alla quale nel giorno della sua festa evvi uno strepitoso concorso di gente a venerare quella , ch’ebbe in ogni tempo sì gran splendor nella Chiesa di Dio , e dai primi secoli fino a tempi nostri fu sempre in gran venerazione presso tutti i Fedeli , fino ancor presso i Protestanti d’Inghilterra , che nel Calendario della lor riformata Liturgia ne hanno conservato il nome.
Fanciulli , e fanciulle de’ nostri tempi , voi avete per la bontà di Dio l’Angiolo santo vostro Custode , che vi sta a fianchi per assistervi , per difendervi giorno , e notte . Ma vi domando vogliamo noi credere che il santo Angiolo vi abbia posta sul capo , senon visibile , almeno invisibile la corona di eletti fiori colti dal celeste giardino , simboli della castità ? Siete voi il buon odore di Gesù-Cristo ? Ne spargete voi quella celleste fragranza , che non può diffondersi , nè sentirsi , senon da colui , che ama la purità , e custodisce con ogni gelosia la sua verginità ? Rispondetemi . Piacesse al Cielo , che così fosse ; ma temo , che l’Angiolo del Signore rivolga altrove la sua faccia , da voi si ritiri per non sentire l’ingratissimo odore della impurità . Deh vi scongiuro per quanto vi ha di sacro in Cielo , ed in terra , custodite la bella , e preziosa margarita della verginità , amate la purità , che cotanto vi rende grati a Dio , agli Angioli , ed agli uomini . Cercano a tutto potere il mondo , la carne , il Demonio di rubarvi sì inestimabile tesoro , ma quanto maggiori sono gli sforzi de’ vostri nemici per rapirvelo , tanto maggiori sieno le cautele , le industrie , i mezzi per custodirlo . Custodite i vostri sentimenti , che sono le porte , per cui entra il peccato nell’anima , chiudete bene queste porte , affinchè questo ladrone non vi spogli di sì bell’ornamento .

 

 

 

 

 


 

 


 


Lo sposalizio di Santa Cecilia


Conversione di Valeriano


Battesimo di Valeriano


Valeriano e Cecilia incoronati dall'Angelo e il battesimo di Tiburzio


Martirio dei santi Valeriano e Tiburzio


Sepoltura dei santi Valeriano e Tiburzio


Processo a Santa Cecilia


Martirio di Santa Cecilia


Elemosina di Santa Cecilia


Sepoltura di Santa Cecilia

 

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